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“Il 2020 è stato un anno di sfide che ci hanno costretti a ripensare tanti aspetti della nostra vita e del nostro modo di lavorare. Da qui abbiamo dato vita al progetto Pacò.”

Trovare una soluzione al ToBRFV

TomaTech, un’ottima alleata degli agricoltori locali per preservare la qualità, la resa e la produttività dei propri prodotti.

“Il 2020 è stato un anno di sfide che ci hanno costretti a ripensare tanti aspetti della nostra vita e del nostro modo di lavorare. Da qui abbiamo dato vita al progetto Pacò”, così afferma Santo Zara, uno dei soci fondatori della neonata cooperativa Pacò, con sede a Pachino (SR). Santo Zara, già direttore commerciale di una realtà produttiva e commerciale operante nell’areale da parecchi anni, la società “Cuore Verde”, assieme ad altri produttori, ha raccolto quella che era avvertita come una necessità del territorio: una struttura commerciale efficiente per dare risposte concrete alla filiera.

Pachino, un aerale vocato
alla produzione di pomodoro

Pachino è noto per essere un aerale vocato per la produzione di pomodoro, anguria e melone, in cui la dimensione media aziendale è relativamente piccola e la concentrazione dell’offerta è difficoltosa.

“Occorreva – spiega Zara – rendere più efficiente la programmazione, tenuto conto della variegata offerta produttiva. In questo senso, una realtà cooperativistica come Pacó, può offrire un ventaglio di prodotti più ampio, con quantità sufficienti a soddisfare una domanda su scala nazionale, pur mantenendo una qualità elevata, con standard sovrapponibili al buon nome di Pachino”.

La Cooperativa Pacó, al momento, conta 5 soci (per 60 ettari complessivi), un numero destinato a crescere nell’immediato, ed è pronta ad accogliere tutti gli agricoltori e piccoli imprenditori locali che vorranno sposarne la filosofia, a prescindere dalla tipologia dei propri prodotti: pomodoro, uva, meloni o angurie e tutte le altre referenze ortofrutticole del territorio.

E se l’apparato commerciale di Pacò ha già tutte le carte in regola per fare un buon lavoro sul piano commerciale, quello produttivo, oltre a poter contare sulla qualità produttiva associata al territorio, si porta avanti sulla lotta a fitopatie più imperversanti del momento, grazie alla genetica.

tomatech-pacò: insieme per
contrastare il Tobamovirus

All’interno del progetto di cooperazione si inserisce, infatti, sinergicamente una collaborazione con TomaTech, azienda sementiera specializzata nella creazione di varietà di pomodoro ad alto sapore in tutti i segmenti. “L’intensa attività di ricerca in laboratorio di TomaTech – spiega ancora Santo Zara – è infatti costantemente affiancata dalla presenza dei genetisti sul territorio. Questa discriminante aiuta noi produttori a identificare precocemente possibili problematiche. La possibilità di avvalerci, grazie a questa preziosa intesa, di un programma di perfezionamento del breeding sviluppato nel nostro territorio, nelle nostre aziende, è un valore aggiunto al quale non potevamo rinunciare per nessun motivo”.

“Il recente lancio di varietà TomaTech tolleranti al ToBRFV – conclude l’intervistato – si è rivelata una luce in fondo al tunnel per molti coltivatori, malgrado l’areale di Pachino presenti un’incidenza relativamente inferiore del fenomeno rispetto ad altre zone. Giungere velocemente a una resistenza completa sulle nuove varietà di pomodoro rimane assolutamente prioritario. Ecco perché diversi nostri soci stanno testando alcune delle nuove varietà ToBRFV resistenti (IR) di questa ditta sementiera. E’ indispensabile arrivare tra i primi nel processo di identificare di varietà in grado di preservare la vocazione del territorio nel produrre pomodori di qualità superiore, garantendo ai coltivatori le giuste resistenze e rese adeguate”.